Hapa ni redio ya Kijiji cha Furaha
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Notiziario n.26
Venerdì 25 marzo 2011 ore 8.30: dal convento del noviziato escono cinque ragazze di bianco vestite.
Sul viso la tensione e l’emozione di un momento atteso da anni, l’avvento di un viaggio che le porterà ad incontrare il mondo intero.
Inizia così la cronaca di una giornata storica per il Villaggio della Gioia. Una cronaca che tra articoli sui quotidiani e newsletters si è già diffusa a macchia d’olio.
Riteniamo opportuno proporvela anche come contenuto di questo notiziario.
Il coro parrocchiale apre una grande e colorata processione: tra canti e danze arriviamo al grande ukumbi, dove il cardinale P. Pengo celebra la Messa più emozionante della storia del Villaggio della Gioia.
Nella sua omelia il cardinale paragona le mamme alla vergine Maria che ha partorito un figlio per salvare il popolo di Israele: dopo sofferenze subite in silenzio, gli orfani del mondo riavranno mamme pronte ad amarli come il popolo di Israele ha trovato in Gesù il segno della salvezza e dell’amore.
La celebrazione è stata un susseguirsi di emozioni, ogni parola e ogni gesto, ogni canzone e ogni preghiera erano dedicate a donne coraggiose che portano la grazia nel cuore e nel sorriso, fino ad arrivare al momento più toccante… le cinque ragazze hanno emesso i voti al cospetto del loro fondatore. Dopo aver accolto la regola, ricevuto la croce e indossato il velo hanno reso grazie con un canto dai toni delicati.
Davanti a loro baba Fulgenzio, gli occhi lucidi e la voce tremante, guardava le sue ragazze con uno sguardo pieno di amore: la sua emozione è risuonata in tutto il salone, anni di attesa, preoccupazioni, fatiche, dubbi e riflessioni si sono trasformati in gioia pura… a stento abbiamo trattenuto le lacrime nel vedere la sua commozione.
I festeggiamenti sono poi continuati con un grande pranzo e con frizzanti esibizioni; al termine della festa un’altra grande emozione per i partecipanti: i bambini hanno sfilato e con il loro inconfondibile sorriso hanno salutato le mamme con abbracci caldi… i visi delle ragazze si sono illuminati, in un baleno la tensione della giornata ha lasciato il posto alla felicità e al sollievo di poter gioire con i loro primi 102 figli.
Questa giornata rimarrà nei nostri cuori e negli annali di una storia che guarda al futuro: al futuro di donne coraggiose, di bambini che hanno diritto ad un’alternativa all’abbandono e al futuro di un mondo che ha ancora tanto bisogno di persone che insegnino l’amore e il sorriso.
Non ci resta che essere grati a Chi ci ha donato l’opportunità di assistere a questo evento e alla possibilità di conoscere le donne che segneranno con il loro amore la vita di molti.
Grazie a suor Augusta, suor Ildegarda, suor Imelda, suor Mary Teresa e suor Veneranda perché ci hanno accolto nella loro casa e hanno deciso di donare ogni istante della loro giovane vita ai figli di qualcun altro, come fossero i loro da sempre. Poterle conoscerle è stato un dono unico.
Grazie al Baba, che ha sopportato i dubbi di molti e affidandosi all’Alto ha coronato il suo sogno più grande.
Al Villaggio comincia una nuova vita, siamo tutti pronti ad accoglierla! Nel prossimo notiziario cercheremo di riportare qualche impressione delle neo mamme degli orfani.
Un saluto a tutti dal Baba