Hapa ni redio ya Kijiji cha Furaha
Habari za haraka za wiki
Notiziario n.28
Sta per cominciare la stagione nella quale numerosi gruppi di volontari verranno ospitati al Villaggio. Abbiamo pensato di utilizzare questo notiziario per fornire notizie e riflessioni che permettano di vivere questa esperienza sfruttandone completamente i bellissimi contenuti.
Innanzitutto benvenuti al Villaggio della Gioia: in questa oasi di gioia, pace e serenità.
Benvenuti a trascorrere un periodo di riposo, di tranquillità e di riflessione.
Benvenuti ad “ entrare ” nel vostro spirito insieme a dei bambini che sono in armonia con la terra e con il cielo. Qui al Villaggio della Gioia è forse più facile anche “incontrare” il cielo, “incontrare” la gioia e riscoprire l’armonia, la bellezza e il canto della vita.
Benvenuti per una piena immersione in una realtà dove è più facile incontrare la gioia del vivere, la saggezza e la semplicità, e riflettere sulla parte migliore di noi stessi: il nostro quotidiano incontro con Dio.
Il Villaggio della Gioia è la casa e la patria dei bimbi orfani che hanno ritrovato il calore di una famiglia e l’amore di un papà e di una mamma. Ora vivono felici, dignitosamente, ed hanno un futuro di speranza e di gioia.
Importanti sono i momenti di incontro, di cultura e di formazione.
Come pure i momenti di verifica e di dialogo. E i momenti del lavoro per il Villaggio.
Ci saranno giornate di lavoro e giornate di visita alla città ed a luoghi storici o significativi.
Importanti sono i momenti di meditazione e di preghiera per chi desidera viverli.
Ci sono due collinette, una del Calvario ed una della Madonna dove ognuno, liberamente, può recarsi per dei momenti di intimità e di incontro con il proprio spirito e con Dio.
Ogni giorno vi è una Santa Messa. Nei mesi di luglio e di agosto la Messa verrà celebrata in kiswahili, la lingua dei nostri bimbi, ma ognuno potrà avere un libretto con la traduzione parola per parola: ossia sotto la singola parola kiswahili vi è la parola italiana. La partecipazione è libera. Può essere un grande aiuto anche per chi volesse “gustare” la musicalità di questa lingua e anche incominciare ad apprendere qualche parola.
Benvenuti a “scuola” di umiltà. A ritrovarsi insieme tra i banchi di scuola dove loro siedono in cattedra, perché a noi del primo mondo hanno molto da insegnare. Loro sono i veri protagonisti della storia e della vita. Noi la nostra vita la trascorriamo sempre correndo.
Noi abbiamo il Progresso, loro la Civiltà. Noi siamo ora a casa loro e loro ospiti, e se saremo umili e attenti, impareremo come “gustare” “amare” nuovamente la vita, e goderne in semplicità. Io vorrei sempre di più che i miei passi di ogni giorno si confondessero con i piedi dei miei bambini.
Siamo in un ambiente mussulmano dove i mussulmani pregano 5 volte al giorno.
I nostri bambini pregano una volta al giorno: ogni giorno tutti insieme si prega il santo rosario dalle 17,30 alle 18,00 al quale chi lo desidera può partecipare, con tutta libertà.
Anche il vestito, soprattutto per le ragazze, deve essere decente: vanno bene anche i calzoncini, anche se corti, ma che non siano però troppo corti. Per i giovani mai stare a dorso nudo.
I nostri bimbi vivono in un paese tra i più poveri dell’Africa, ma un paese orgoglioso e sapiente che vuole riprendersi il futuro. Perché il futuro è loro; perché il futuro sono loro.
E per questo ogni giorno vanno a scuola: dalle 7 del mattino alle 16 del pomeriggio.
Lì studiano, giocano, mangiano insieme ad altri 480 bambini della zona, per una integrazione e comunione di vita. La nostra scuola è aperta a tutti ed a tutte le religioni.
Dalle 16 alle 17 i nostri bambini giocano nei campi da gioco del Villaggio o vicino alle loro Case. Anche i volontari possono assistere o partecipare ai loro giochi.
Ecco: i momenti per vedere, incontrare e anche dialogare con i bambini sono due: quello del santo rosario e quello del gioco.
Non ci deve essere nessun attaccamento particolare ad un singolo bimbo e nessun regalo, sarebbe far soffrire il bambino quando il volontario parte e creare piccole invidie e gelosie da parte di tutti gli altri.
Se portate riviste o giornaletti, tenerli esclusivamente nelle camerate. Mai lasciarli in pubblico. I nostri bimbi non sono abituati a vedere certe immagini e certi atteggiamenti.
Se avete una Adozione a Distanza, è bene che sia “a distanza” anche al Villaggio della Gioia. I bambini sanno che in Italia hanno un benefattore e ogni giorno pregano per lui. È deleterio riempire di attenzione un singolo bambino quando attorno a lui ce ne sono più di cento che hanno il diritto di essere aiutati ed amati senza fare differenze.
Certamente potete fare al bambino tutte le foto che volete, ma con molta intelligenza e discrezione; è necessario però rispettare la sensibilità, soprattutto delle nostre adolescenti.
Al Villaggio della Gioia non ci devono essere particolarismi o favoritismi singoli; tutti debbono essere trattati e amati in eguale misura. Non facciamoli soffrire di più di quello che già troppo hanno sofferto. Non si prendano in braccio perché non è nella loro cultura. Ci sono mille modi per dimostrare loro attenzione e affetto.
Dopo cena non si esce mai dal Villaggio della Gioia.
Le serate vengono vissute o nella visione di un film, o in un dibattito o in una chiacchierata con il Baba o giocando. Il Baba è sempre a vostra disposizione ogni volta che vi nasce un dubbio, volete un chiarimento, o non comprendete un modo di comportamento.
Per tutti la diaria è di 15 euro al giorno.
Anche se siamo in Tanzania, la corrente, l’acqua, la luce, la benzina e il cibo sono molto cari. E poi la vostra diaria di 15 euro serve anche per dare un piccolo aiuto ai nostri bimbi.
Un saluto a tutti dal Baba